- Cavi non propaganti la fiamma, prerogativa di quasi tutti i cavi attualmente in commercio e che garantiscono che la propagazione della fiamma e' limitata ad una data distanza dal punto di accensione;
- Cavi non propaganti l'incendio, hanno caratteristiche simili ai precedenti ma con la differenza che la non propagazione non e' riferita al singolo cavo ma ad un fascio di cavi;
- Cavi resistenti al fuoco, sono quelli che garantiscono la loro funzionalita' per un tempo determinato anche se sono coinvolti in un incendio;
- Cavi a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi (LSOH), sono quelli che durante la combustione producono fumi non opachi e che rilasciano gas a bassa tossicita' e con un pH tale da non danneggiare altre apparecchiature presenti nell'ambiente.
La norma CEI 64-8 non impone l'utilizzo di cavi LSOH, ma prescrive che in ogni caso vada valutato il rischio nei riguardi di fumi, gas tossici e corrosivi in relazione alla particolarita' del tipo di installazione e dell'entita' del danno probabile nei confronti di persone e/o cose, al fine di adottare opportuni provvedimenti.
La caratteristica di bassa emissione di fumi e gas tossici e corrosivi e' dunque di particolare importanza nei suguenti casi:
- Locali ad elevata densita' di affollamento;
- Locali a ventilazione naturale scarsa o impedita;
- Strutture a lento abbandono a causa delle condizioni delle persone presenti (ospedali o ricoveri per anziani);
- Strutture a lento abbandono a causa della loro stessa natura (edifici storici, costruzioni elevate);
- Edifici o parti di essi contenenti strumentazione delicata e di valore (sale controllo o centri di calcolo);
- Volumi con elevata quantita' di cavi elettrici in spazi ristretti (sale quadri, cavedi, cunicoli, vani tecnici, quadri elettrici).